Comune di Comiso

Comiso, RG, Italia
Foto del Comune della Sicilia - Comiso

Cenni storici


Comiso è il Comune della Sicilia che oggi viene identificato con l’antica Casmene, situata sul “cozzo di Apollo”, colle dei Monti Iblei e sulle rive del fiume Hipparis. Mentre con l’arrivo dei bizantini si cominciarono ad edificare molteplici chiese e strade, con l’arrivo degli arabi il paese fu messo a dura prova e ne mostra i segni anche oggi. Nel 1393 Comiso viene inserita nella Contea di Modica, fino al 1453 quando passò al dominio dei Naselli, in cui visse un periodo di rinascita e splendore. Nella prima metà del Seicento Comiso crebbe ulteriormente a livello culturale e religioso grazie all’operato di padre Pietro Palazzo, uomo di sante virtù. Tuttavia, il percorso di crescita fu rallentato dalla grave epidemia di peste del 1624 e dal terremoto del 1693. Nel 1816, avvenuta la soppressione della feudalità in Sicilia, Baldassarre VII Naselli perdette definitivamente il dominio della città. Alla fine del 1944 a Comiso scoppiò una rivolta contro la chiamata alle armi e fu allora assediata dai dimostranti e fu proclamata la “Repubblica di Comiso”, sorretta da un governo popolare. Ma l’indipendenza durò solo una settimana: gli insorsi si arresero, furono arrestati e confinati a Ustica e Lipari. A Comiso fu conferita una medaglia d’argento da parte di Benito Mussolini.

Attrattiva principale


La principale attrattiva del comune è la Festa di Pasqua. Essa richiama migliaia di persone che, con grande partecipazione e fervore, assistono a questa particolare manifestazione religiosa, caratterizzata da “A Paci” ovvero l’incontro tra i due simulacri di Maria SS. Annunziata e di Gesù Risorto. Questa festa ha origini antichissime, precisamente catalane e si svolge come nel ‘400 e nelle stesse modalità odierne di alcuni paesini della Catalogna, in Spagna. Il fulcro religioso è la Basilica Maria SS. Annunziata. La festa comincia già la domenica delle Palme, con processioni e riti liturgici e con la tradizionale “cena”, ovvero un’asta in cui vengono venduti i prodotti offerti dai fedeli. Durante la Settimana Santa, il primo rito importante si svolge il Giovedì Santo con i “Sepolcri”, ove i fedeli possono andare a visitare le varie chiese con gli altari ornati a lutto. Il Venerdì Santo si svolge la Via Crucis cittadina con i simulacri dell’Addolorata e del Cristo morto nell’urna. Il Sabato Santo si svolge la Veglia Pasquale con la chiesa al buio per aspettare “A Sciugghiuta ‘A Loria”(svelata), ovvero la caduta di una tela pregiata che copre l’intero altare maggiore, dietro al quale vi sono i due simulacri. Segue la Notturna, processione festante che percorre le vie della città, annunciando la resurrezione del Cristo. La domenica mattina avviene “A Sciuta”, l’uscita dei simulacri dopo la Santa Messa, tra lo sparo dei mortaretti e lo strepitio delle campane.

Da visitare


Il Castello dei conti Naselli d’Aragona

Il castello è un edificio complesso frutto di continue trasformazioni: è difficile individuarne le strutture medievali in quanto era appartenuto a varie famiglie (da Federico Speciaro ai conti Cabrera al barone Periconio Naselli). Da allora per molti secoli il castello divenne dimora stabile della famiglia Naselli, fino a quando nel 1693 un terremoto fece crollare gran parte del castello ad eccezione della torre. I lavori per restaurarlo continuarono fino agli inizi del Settecento. Successivamente fu trasformato in palazzo signorile. Dal 1841, una parte di esso venne trasformata in teatro, passato successivamente al Comune, e la parte bassa fu adibita a carcere mandamentale. Ai giorni nostri il castello è di proprietà della Famiglia Nifosì.

La Chiesa di S. Biagio

E’ una grande chiesa di origine romanica dedicata appunto a S. Biagio il vecchio (oggi patrono di Comiso). Essa fu edificata sulle rovine di una preesistente chiesa del IV sec. Originariamente il tempio era a tre navate con una cupola centrale ma dopo il terremoto del 1693 fu ricostruita con una sola navata. Si erge su un’imponente scalinata.

La piazza Fonte Diana

La piazza è il fulcro della città di Comiso, in quanto centro culturale ed economico. Di forma ellittica, al suo centro vi è una fonte alimentata da acque che sgorgano dalla maestosa statua della Dea Diana e che in epoca romana erano destinate ad un bagno termale. Fa inoltre da cerniera a due importanti chiese, che mostrano il fianco l’una all’altra.

Le Terme romane

Le terme romane sono costituite da un ambiente ottagonale con un’abside, alcune vasche e canalette. Si tratta di un complesso termale d’epoca romana. Gli ambienti che lo componevano erano un tepidarium, un caldarium, il praefurnium, il frigidarium ed il ninfeo. Nelle terme, probabilmente, si conservava anche una collezione d’arte.

La Chiesa S. Maria delle Stelle

E’ la Chiesa Madre di Comiso ed ha la dignità di basilica minore. Fu edificata sui resti di un tempio preesistente dedicato Santa Maria del Mulino (per la vicinanza ad un antico mulino). Sulla parete esterna del transetto è installato un orologio del tempo. Dopo il violento terremoto del 1693 venne distrutta e velocemente ricostruita. Particolari sono i tanti affreschi all’interno di essa, come la Natività di Maria collocata sull’altare centrale. La terza domenica di Maggio si svolge una delle più importanti feste della città, la festa di Maria SS. Addolorata.

La Chiesa di Maria SS. Annunziata

La Chiesa di Maria SS. Annunziata è la comprimaria architettura della città di Comiso e ha la dignità di basilica minore. Essa sorse sui resti di una ancora più antica Chiesa dedicata a San Nicola di Mira. Durante la dominazione spagnola cominciò il culto alla Santa Vergine Annunziata. Il terremoto del 1693 danneggiò gran parte della chiesa, tanto che si cominciò a pensare alla sua ricostruzione ex novo. I lavori durarono molti anni, sostenuti soprattutto dalla generosità del popolo. Infine fu innalzata l’imponente cupola e il campanile. È composta da tre navate e la sua pianta è a croce latina. All’interno della chiesa vi sono due tele novecentesche del famoso cittadino comisano Salvatore Fiume, dedicate appunto all’Annunziata.

Il Museo Civico

Il museo civico di storia naturale è allestito in due edifici attigui: la sezione dei cetacei e delle tartarughe marine e la sezione paleontologica e zoologica. Il museo possiede una ricca collezione di fossili di varie ere geologiche; possiede, inoltre, numerosi preparati zoologici, fra i quali centinaia di conchiglie, circa 2 mila animali terrestri e marini naturalizzati.

Tipicità del Comune


Un alimento caratteristico del periodo pasquale è rappresentato dalle cosiddette “scacce”. La loro particolarità è il ripieno che viene preparato a parte e arrangiato con aromi naturali, e può essere di verdure ed altri alimenti, quali i “sciurietti” (broccoli), la “spinacia che passili” (spinaci con uva passa), “ricotta e cipudda” (ricotta e cipolla), e ancora altri. Altri cibi tradizionali dello stesso periodo sono le uova cotte al forno, i “cassateddi” ripieni di ricotta lavorata con lo zucchero, i “mpanati” e i “pastieri” ripieni di interiora d’agnello o carne, e i “viscotta scavurati” (biscotti bolliti e cotti al forno).
Altre specialità comisane sono: u “pani cunzatu”, cioè pane condito con “tumazzu ri vacca” (formaggio di mucca); “a gdiugdiulena”, ossia il sesamo lavorato e mescolato a caldo con del miele, dello zucchero, delle bucce d’arancia e delle mandorle tostate; “u turruni ri miennile” (torrone di mandorla), ossia un tipico dolce del periodo natalizio; “a mustata ri simula” (mostarda di semola), e i “cuddireddi co mustu”, ovvero la tipica pasta impastata fresca cotta nel mosto.

Appuntamenti


MARZO

La Festa di San Giuseppe

La mattina del 12 marzo, per le vie di Comiso, vengono allestiti dei tavoli ricchi di cibi e dolci tipici offerti dai fedeli che vengono poi venduti all’asta nella tradizionale cena in onore a San Giuseppe, dinnanzi al sagrato della chiesa a Lui dedicata. Nel pomeriggio del 19 marzo, dopo la celebrazione liturgica, avviene l’uscita solenne e la successiva processione del simulacro del santo.

APRILE

I riti della Settimana Santa e la Festa di Pasqua

Durante la Settimana Santa hanno luogo la via crucis cittadina e la processione con i simulacri del Cristo nell’urna e della Madonna Addolorata per le vie della città, con la banda che intona marce funebri. La Festa di Pasqua, invece, inizia la mattina con l’uscita solenne dei simulacri e la prima “pace” nel sagrato, consistente nell’incontro tra i due simulacri. Si continua per l’intera città con la processione e l’atto di pace fino tarda notte.

MAGGIO

La Festa dell’Addolorata

Nel pomeriggio della terza domenica di maggio, dopo la Santa Messa, si assiste all’uscita del simulacro della Madonna dalla Chiesa Santa Maria delle Stelle. Il simulacro in processione si sposta in Piazza Fonte Diana, dove è accolto da un coro di bambini che intonano l’Inno alla Madonna Addolorata. Si continua con la processione per le vie della città.

GIUGNO

La Festa del Sacro Cuore di Gesù

La Festa ha inizio il primo venerdì di giugno con l’infiorata e prosegue fino alla domenica, quando avviene l’uscita del simulacro di Gesù.

LUGLIO

La Festa di San Biagio

La Festa di San Biagio, patrono di Comiso è molto seguita dai cittadini che in massa partecipano alla lunga processione, il cosiddetto “viagghiu” per grazia ricevuta.

SETTEMBRE

La Festa della Madonna delle Grazie

La Festa della Madonna delle Grazie, che richiama tantissimi devoti, è la prima festa dopo il rientro dalla stagione estiva.

OTTOBRE

La Festa di Sant’Antonio

La festa inizia il primo sabato di settembre con la tradizionale sagra del dolce e prosegue la domenica con la processione del simulacro e la benedizione del pane che verrà poi distribuito ai fedeli al rientro.

DICEMBRE

La Festa dell’Immacolata Concezione

La Festa dell’Immacolata Concezione ha luogo presso il Santuario dell’Immacolata. Dopo la Messa del mattino, i pompieri saliti su una gru, depositano una ghirlanda di fiori sulla corona della statua della Madonna. Nel pomeriggio avviene l’uscita del simulacro e la processione.

 

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