Cenni storici
Il Comune della Sicilia Nissoria, il cui nome significa “vicinanza” (dal greco Sunorì) per la medesima distanza che lo separa dai vicini centri abitati di Agira e Leonforte, presenta una storia abbastanza complessa. Innanzitutto, Nissoria fu sotto il dominio arabo intorno all’861 e successivamente assegnata al Vescovo di Troina del Gran Conte Ruggero e, nel 1095-1096, alla giurisdizione del Vescovo di Messina. Intorno al 1200, Federico II assegnò il governo del territorio alla nobiltà laica isolana, mentre alla Chiesa fu lasciato il diritto di riscossione delle decime. Ebbe così inizio la cronologia ufficiale dei Casati; tra questi ricordiamo il Casale Nysura, il cui nome si trasformerà lentamente in Nissoria. La contrada Torre continuò ad ospitare molta gente, cosicché per diversi anni continuarono a coesistere, l’uno accanto all’altro, due agglomerati col medesimo nome, la vecchia e la nuova Nissoria. Per secoli, i ventiquattro feudi della Baronia di Nissoria costituirono la vera essenza del territorio e determinarono lo sviluppo locale e anche quello dei centri vicini. La recente storia di Nissoria viene incentrata, come per tutti i piccoli centri siciliani, sull’impegno profuso al fine di evadere dalla condizione di estrema precarietà economica e culturale che la caratterizzava.
Attrattiva principale
La Festa di San Giuseppe
Uno degli eventi più importanti del Comune è la festa patronale di S.Giuseppe che si celebra la prima domenica di agosto. Il giorno prima si svolge la festa dell’emigrante, con la particolare e devota celebrazione della Santa Messa. La domenica il simulacro del Santo, dopo la Celebrazione Eucaristica serale, viene portato in processione lungo le principali vie del paese, accompagnato dai fedeli e dalla banda musicale. Nella giornata conclusiva di lunedì, i festeggiamenti hanno inizio con la Messa dell’aurora, dopo la quale il Santo ritorna in processione questa volta percorrendo ogni singola via di Nissoria. Il giro di processione del lunedì è molto particolare e profondamente sentito da tutti i fedeli e da tutti gli emigranti che ritornano nel loro paese natìo in occasione di tale festa. Tutto si svolge nel raccoglimento e la folla durante il suo cammino, trova ristoro presso quei fedeli che offrono il “pane di S. Giuseppe” come segno di devozione al Santo e durante il tragitto, la comunità nissorina dona anche offerte in denaro al suo Santo Patrono. Il 19 marzo, si svolgono ancora le tradizionali “tavulate” che si ricollegano agli itinerari e alle manifestazioni della vicina Leonforte.
Da visitare
Chiesa Madre di San Giuseppe
Questa chiesa, fondata nel 1746, è collocata al centro del paese, come voluto dal fondatore, il principe di Paternò, il quale ritenne opportuno che tutto dovesse ruotare attorno ad essa. Venne dedicata all’attuale patrono San Giuseppe nel 1855, sotto la decisione di S.E. Mons. Camillo Milana, Vescovo della Diocesi di Nicosia. In origine la chiesa prevedeva un’unica navata ed era stilisticamente molto povera ma successivamente fu ampliata con le navate laterali e fu realizzato il pavimento grazie alla donazione di oggetti d’oro dalle donne sotto richiesta del parroco. Ad oggi è considerata una tra le più belle chiese della diocesi di Nicosia, dato il processo di arricchimento e rafforzamento realizzato con il susseguirsi dei vari parroci.
Museo etno – antropologico e della cultura contadina
Il museo etno-antropologico della civiltà contadina, specializzato soprattutto sul ciclo del grano e dell’olio, è stato realizzato nel 2001, grazie alla collaborazione tra vari enti, settori dell’amministrazione ed i cittadini, voluto per non dimenticare la tradizione. È composto da due grandi ruote in pietra che fungono da macina. All’interno di esso vengono messe le olive già pulite; dalla loro molitura veniva fuori l’impasto, che sistemato nei cilindri in corda, veniva spremuto con delle presse.
Rocca di Sarro
La contrada Rocca di Sarro, a 7 km ca. dall’odierna Nissoria, possiede numerosi rilievi di importanza storica. Questo luogo è legato al personaggio storico di Serlone D’Altavilla, condottiero, nipote del re Ruggero il Normanno. L’importanza di tale personaggio è data dalla leggendaria vittoria contro l’esercito arabo ottenuta con soli trenta uomini. Successivamente morì a causa di un agguato da parte di un suo caro amico, su di una roccia arenaria nei pressi del fiume Salso. In seguito gli arabi incisero una grande croce nel luogo dell’uccisione e diedero a questo luogo il nome di “ Rocca di Serlo”, che col passare degli anni mutò il suo nome in Rocca di Sarro.
Tipicità del Comune
Il paese di Nissoria costa di innumerevoli prodotti e pietanze tipiche, la cui prelibatezza viene esaltata in annuali sagre e fiere agricole. Tra queste vi sono quella della salsiccia di maiale, della ricotta, del pane e delle focacce e quella del vino. Tra numerosi prodotti tipici locali quello di maggior importanza è la pasta con la mollica, un primo piatto povero di origine meridionale, molto usato. Questa portata, generalmente realizzata con formati di pasta lunga, è molto appetitosa e sostanziosa e viene preparata sciogliendo dei filetti di acciughe, aglio e peperoncino nell’olio. A questi ingredienti viene aggiunta della mollica di pagnotta rosolata nell’olio fino a diventare croccanti.
Appuntamenti
APRILE
Sagra del grano e della pasta con la mollica
La pasta con la mollica è uno dei piatti tipici del Comune e per l’occasione hanno luogo delle invitanti degustazioni.
AGOSTO
Festa del patrono San Giuseppe
Le celebrazioni raggiungono il culmine la prima domenica di agosto e il lunedì successivo e si scandiscono in diversi momenti, tra cui la processione del Santo per le vie del paese in un clima di grande raccoglimento e preghiera. Per il 19 marzo vengono imbandite le tradizionali “tavulate di pane di S. Giuseppe” che rimandano alle classiche manifestazioni della vicina Leonforte.