Cenni storici
L’etimologia del nome Motta Camastra deriva dalle parole Mot (hospitium) e Kamastart, nome di una divinità fenicia. Il casale di Camastra, avente origini fenice, risale alla fine del XII sec. e fu possesso, intorno alla metà del Trecento, dell’Ammiraglio Ruggero di Lauria, signore di molte terre di Sicilia. In seguito il borgo passò in mano a molteplici famiglie feudali fino all’abolizione del feudalesimo avvenuta nel 1812. Motta Camastra fu, inoltre, utilizzata come quartiere generale nell’ambito di una battaglia combattuta a Francavilla di Sicilia tra Spagnoli e Austriaci nel 1719.
Attrattiva principale
Nel territorio comunale, in contrada Larderia-Sciara, si trovano le famose e suggestive Gole dell’Alcantara, veri e propri canyon di lava basaltica modellati dall’azione erosiva dello scorrere del corso d’acqua nei millenni. In epoca preistorica, il fiume Alcantara non esisteva, al suo posto scorreva un altro corso d’acqua “pre-alcantarino”, che accoglieva la lava dei crateri eccentrici dell’Etna. Il magma di tipo basaltico si incanalava facilmente nel letto del fiume ed immergendosi nelle acque si raffreddava rapidamente e produceva una particolare manifestazione litologica “i colonnari basaltici”. La “Gola dell’Alcantara”, lunga circa 400 metri, è una delle parti più strette del fiume.
Da visitare
CHIESA DELL’ANNUNZIATA
Edificata nel 1161 rappresenta l’edificio visitabile più antico del comune di Motta Camastra. Al suo interno si può ammirare lo stile Arabo- Normanno degli archi a doppio sesto ed una tela realizzata da Vincenzo Avola, nel 1859, raffigurante la Madonna del Carmine.
IL CASTELLO
Immettendosi nella via Vittorio Emanuele è possibile vedere alcune parti strutturali del Castello, sorto probabilmente verso la metà del XIV sec. I ruderi sono costituiti da una porta ad arco a tutto sesto con chiave in pietra lavica e i resti della torre inglobata in strutture successive.
PIAZZA ROCCAMARE
Percorrendo la tipica via XX Settembre, si giunge in una delle piazze più belle e pittoresche di Motta Camastra: Piazza Roccamare, che offre un panorama unico e permette di ammirare l’intera Valle sovrastata dall’Etna.
Tipicità
Il prodotto tipico della tradizione culinaria di Motta Camastra è la noce. Dal 2003, ogni anno il primo weekend di Ottobre si svolge una sagra nella quale si possono gustare diverse pietanze e dolci, il cui ingrediente principale è appunto la noce.
Appuntamenti
FEBBRAIO
Festa di San Biagio: L’evento che si svolge il 3 Febbraio, prevede la celebrazione della messa in onore del Santo a cui segue la processione dei fedeli, con una breve sosta del Fercolo davanti alla Chiesa per offrire dolci e liquori. Successivamente avviene il giro tradizionale con la corsa del Fercolo, in ricordo della decapitazione del Santo.
MAGGIO
Festa di San Giuseppe Lavoratore: La festa che si celebra l’uno Maggio, prevede il pellegrinaggio dei fedeli che dalla chiesa di San Michele Arcangelo si recano, attraverso un sentiero di campagna, a contrada Nocella, dove si trova la cappella Votiva e viene celebrata la Santa Messa.
AGOSTO
Festa della SS. Maria di Montalto e San Michele arcangelo: i primi tre giorni della festa sono dedicati alle tradizionali messe dei vespri. La giornata della penultima Domenica del mese inizia con la celebrazione della Santa Messa in onore della Protettrice del paese per poi continuare con la processione del simulacro. Il quinto giorno si svolgono i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo Patrono del paese.
SETTEMBRE – OTTOBRE
Festa della vendemmia: durante tutto il periodo della vendemmia si organizzano visite ai palmenti adiacenti ai torchi, dove viene depositata l’uva in attesa della pigiatura.
Festa della noce: La festa svolta per la prima volta nel 2002 si compie durante la prima settimana di Ottobre e dura quattro giorni. La manifestazione si svolge “O’ chianu ‘a cruci” dove sono organizzati spettacoli folkloristici e degustazioni dei vari prodotti delle “noci”, principali protagoniste della sagra.
DICEMBRE
Santo Natale: Durante il periodo natalizio per le vie del paese si organizza la degustazione di vari dolci tipici tra cui: mastazzola, cassate, biscotta ca’ liffia, sfinci, cannoli, cuddureddi di natali, sciauni ecc. e avviene la ricorrenza della rappresentazione del Presepe vivente.