Comune di Alessandria della Rocca

Alessandria della Rocca, AG, Italia
Foto del comune della Sicilia  Alessandria della Rocca - veduta panoramica

Cenni storici


Il Comune della Sicilia Alessandria della Rocca, che sorge alle pendici delle colline Pizzo La Menta e Culma, è stato fondato dal barone Carlo Blasco Barresi. Quest’ultimo, una volta in possesso nel 1570 della licentia populanti, fece costruire nel suo feudo il primo nucleo abitativo che fu denominato fino al 1713 Alessandria della Pietra, in onore del feudatario di quelle terre, Presti Alessandro, e del Castello della Pietra d’Amico. Con l’istituzione dei comuni, prese il nome di Alessandria di Sicilia e poi definitivamente con il Decreto Reale del 7 novembre del 1862 assunse il nome di Alessandria della Rocca in onore della Vergine SS. della Rocca, patrona del Paese, la cui statua fu ritrovata nella zona detta “Rocca ncravaccata”.

Attrattiva principale


La Chiesa del Carmine

La Chiesa, risalente al 1596, è uno dei maggiori esempi di classico barocco all’interno del Comune e per questo motivo lo caratterizza, rendendolo una delle mete predilette per le vacanze in Sicilia. Degno di nota è il particolare inserto che ne arricchisce il prospetto, caratterizzato dal maestoso portale, sovrastato da una edicola, contenente la statua dedicata alla Madonna del Monte Carmelo col Bambino e San Domenico. All’interno dell’edificio ecclesiastico sono presenti due altari, quello del Crocifisso e quello della Madonna, che presentano degli stucchi, appartenenti alla scuola di Giacomo Serpotta. Nell’altare maggiore si trova la tela dell’Annunciazione attribuita a Guido Reni.

Da visitare


La Chiesa Madre

La chiesa fu costruita nel 1610 sulla struttura della prima e piccola chiesetta alessandrina, seicentesca, dedicata a san Nicolò di Bari; il prospetto richiama modelli post-rinascimentali. Sopra l’ogiva orchestrale è presente una grande tela di fine dei ‘600 raffigurante l’Arcangelo Michele in lotta con Lucifero.

Il Collegio di Maria

Il convento, della seconda metà del Seicento, presenta al suo interno decorazioni d’ordine corinzio. La Chiesa del Convento ha all’interno il chiostro, costituito da una sequenza di colonne doriche ed archi a tutto sesto. Degno di considerazione è un affresco del XVII° sec. che raffigura Alessandria della Pietra, situata tra Pizzu e Curma, in cui si evidenziano, oltre all’originario nucleo di case, le principali chiese.

La Chiesa del Santuario della Madonna della Rocca,

Il santuario, con la sua facciata in pietra tagliata, costruita sulla struttura dell’originario edificio secentesco, si affaccia su di un’ampia scalinata; al suo interno alcuni affreschi raffigurano le scene del ritrovamento della statua della Madonna della Rocca (avvenuto negli anni 1620/25), il suo trasporto ai Colli di Palermo ad opera del Principe di Resuttana ed il ritorno in Alessandria il 30 marzo del 1873.

Tipicità


Una delle maggiori tipicità del paese è rappresentata dai prodotti gastronomici, dalla genuinità e squisitezza unica. Del resto, Alessandria della Rocca è molto famosa per la coltivazione di mandorle, olio, grano, agrumi e pesche. Anche l’allevamento dei bovini è un’attività molto fiorente. A tal proposito, rivestono particolare importanza le carni bovine macellate in loco e contrassegnate dal marchio “Carni dei Monti Sicani”, che ne certifica la qualità.

Appuntamenti


MARZO

La Festa di San Giuseppe

Il 19 marzo è una data importante per gli alessandrini poiché è dedicata al culto di San Giuseppe. Ogni anno ha luogo un susseguirsi di riti e tradizioni che iniziano con la preparazione di piatti tipici e di numerosi altari minori, solitamente allestiti nelle abitazioni di chi ha fatto la cosiddetta “prummisioni” al Santo. L’ultima domenica di Gennaio avviene la consegna della “Plancia” al nuovo comitato organizzatore dei festeggiamenti dell’anno dopo.

AGOSTO

La Festa patronale della Madonna della Rocca

La festa si svolge l’ultima domenica di Agosto, sin dal XVII secolo, per celebrare il rinvenimento dell’antico simulacro marmoreo di Maria Santissima della Rocca, per mezzo delle indicazioni di una fanciulla cieca cui era apparsa la Vergine Madre. La piccola statua, fu probabilmente nascosta nella cosiddetta “Rocca Ncravaccata“, luogo in cui è stata rinvenuta, per proteggerla dall’invasione dei saraceni. E’ possibile ammirare la scena del miracoloso ritrovamento della statua in un affresco presente all’interno del Santuario di S. Maria della Rocca. Ogni anno, attraverso i festeggiamenti, la popolazione vuole ringraziare la Madonna per la fertilità dei campi e l’abbondanza del raccolto.

 

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