Comune di Adrano

Adrano, CT, Italia
Castello normanno del Comune della Sicilia - Adrano

Cenni storici


Adrano è un Comune della Sicilia situato sull’altopiano lavico che si affaccia sulla Valle del fiume Simeto,  vanta una grandissima produzione di agrumi, olive, pistacchi e ortaggi; il Comune conta 36.071 abitanti ed è posto a 584 mt sopra il livello del mare. Il nome Adrano deriva dal latino Adranon e fu dato in onore del dio omonimo. Adranon fu cinta da mura poderose, realizzate con conci di pietre squadrate e messe in opera con tecnica poligonale, ciò attesta l’alto grado di capacità tecnica raggiunta dai Greci nella squadratura della pietra lavica da loro utilizzata. Esempio ne è il cosiddetto “Cippo Sanfilippo”, oggi conservato al Museo Regionale di Adrano, blocco squadrato in pietra lavica che presenta in tutti e quattro i lati un’iscrizione Anellenica ad andamento bustofedrico che, ancora oggi, gli studiosi non sono riusciti ad interpretare, anche se si suppone che sia una sorta di benvenuto a coloro che giungevano dai paesi limitrofi.  Il primo centro abitato, ubicato nella attuale contrada Mendolito ad 8 km dall’odierna città di Adrano, risale al 400 a.C e venne fondato da Dionisio I nei pressi del tempio dedicato alla divinità. Nell’area interna della città dionigiana, che non è stata ancora sistematicamente portata alla luce, modesti scavi hanno restituito fondazioni di case che dimostrano un assetto urbanistico molto avanzato. Nel 344 a.C fu luogo della battaglia tra i Leontini e i Corinzi, in seguito fu sottomesso al dominio romano e conobbe un lungo periodo di decadenza: la popolazione venne sterminata ed i pochi superstiti si rifugiarono nelle colline e nei boschi dell’Etna. Subito dopo la conquista, i Romani cedettero il territorio di Adranon alla fedele Centuripe e probabilmente in esso fecero edificare ville rustiche, vere e proprie case, difatti resti di una Villa Romana sono stati portati alla luce alle spalle dell’attuale via Catania. Durante la dominazione araba, fu un potente borgo feudale e sotto la dinastia normanna venne rinominato Adernò. A partire dal XVI secolo il feudo appartenne al nobile Matteo Sclafani e poi passò sotto il dominio della famiglia Moncada di origine spagnola, alla quale rimase sino all’abolizione dei diritti feudali. Solo nel 1929 fu ripristinato l’originario nome di Adrano.

Attrattiva Principale


Rappresentazione teatrale “Diavolata” (e “Angelicata”)

La Domenica di Pasqua vede protagonista ad Adrano la rappresentazione di carattere religioso de “La Diavolata”, chiamata in gergo “I Diavulazzi di Pasqua”, rappresentazione che si svolge nella centrale Piazza Umberto I. Si tratta di una delle manifestazioni pasquali più caratteristiche dell’intera Sicilia in cui da più di 250 anni il sacro e il profano trovano spazio per una emozionante commistione.   La Diavolata è la riproposizione di un’opera teatrale composta dal poeta locale Don Anselmo Laudani, che nel 1752 diede alla luce la sua più celebre opera, “La Resurrezione”  da cui ha avuto origine la Diavolata. Il testo si compone di due parti: La Diavolata conserva tutta la suggestione delle sacre rappresentazioni popolari che in Italia ebbero la massima fioritura tra ll tardo Medioevo e il Rinascimento. La “Diavolata” simboleggia in forma allegorica l’eterna lotta tra il bene e il male che termina, naturalmente, con la vittoria del bene. La sua forte carica emotiva scaturisce dalla prepotente presenza delle forze del male (i diavoli, Lucifero, Asterot e Belzebub), coadiuvate dallo spettrale personaggio della Morte, che incombono minacciose sulla scena dall’inizio alla fine in lotta aspra contro l’Umanità simboleggiata da un bambino, a cui viene in soccorso il trionfante Arcangelo Michele che risulterà il vincitore della diatriba, costringendo in conclusione i diavoli a pronunciare la frase «Viva Maria!».. “L’Angelicata” pur facendo parte del medesimo dramma religioso si rappresenta con regolarità solo a partire dal 1980. Di questa seconda parte non risulta storicamente chiara la destinazione e la modalità di rappresentazione: si può formulare l’ipotesi che essa venisse rappresentata o davanti all’ingresso di una chiesa diversa dalla Chiesa Madre, o nel corso delle processioni che avevano luogo il giorno di Pasqua con l’incontro tra i protagonisti della Resurrezione: gli angeli, la Madonna e il Cristo.  A rendere ancora più emozionante questa rappresentazione è la presenza di attori locali, che si sono tramandati, di padre in figlio, la gestualità e la tecnica di recitazione dei versi. Il sacrato della Chiesa Madre si offre come perfetta scenografia.  Tale rappresentazione, è la perfetta conclusione di una Settimana Santa ricca di suggestione.

Da visitare


 Appuntamenti


SETTIMANA SANTA DI PASQUA

Dal giovedi santo alla domenica di Pasqua (processioni religiose e profane) “I DIAVULAZZI I PASQUA” che si svolge la mattina di domenica alle ore 12.00 e in replica alle ore 20.30 presso P.zza Umberto I.

DALL’1 AL 5 AGOSTO

FESTE PATRONALI IN ONORE DEL COMPATRONO ADRANITA SAN NICOLO’ POLITI .

 3 AGOSTO ORE 20.00

SUGGESTIVA VOLATA DELL’ANGELO PRESSO P.ZZA UMBERTO I.

 

 Vedi Pro Loco Catania