Comune di Acireale

Acireale, CT, Italia
Carro allegorico nel Comune di SIcilia - Acireale

Cenni storici


Acireale è un comune in Sicilia di circa 50.000 abitanti ed ha un impianto urbanistico tipico delle città tardo-medievali della Sicilia. La città è il centro più popolato della Sicilia, dopo il capoluogo di provincia, e comprende anche i comuni di Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi, Aci Castello e Valverde. Il nome della città deriva dalla mitologia greca; la leggenda narra che la ninfa Galatea era innamorata del pastore Aci ma questo amore era contrastato da Polifemo che accecato dalla gelosia scagliò un sasso contro il pastore uccidendolo. Gli Dei allora vedendo la disperazione di Galatea trasformarono il pastore in un fiume chiamandolo appunto Aci.

Attrattiva Principale


Acireale è nota soprattutto per il Carnevale, la sfilata dei carri allegorici in miniatura ed infiorati, che si svolge ogni anno per le vie della città. E’ il più bel carnevale della Sicilia e terzo in Italia. Per tutto il periodo dei festeggiamenti carri allegorici, gruppi in maschera, bande e carri infiorati sfilano lungo un percorso articolato per le vie del centro. Mostre e concerti sono collocati all’intero dello stesso circuito. Acireale è anche un famoso paese baroccoe ricco di chiese, arte e cultura. Lo stile barocco della città è visibile lungo le vie, nelle case, nei portali lavici e soprattutto nelle chiese principali.

Da visitare


Cattedrale di Acireale

Dedicata a Maria Santissima Annunziata ma più comunemente attribuita alla patrona Santa Venera. Costruita intorno al XV secolo, rimasta danneggiata  per alcuni secoli. L’impianto della chiesa è a croce latina con tre navate; vi sono poi due campanili e una spettacolare cupola costruita nel 1655 e ultimata nel 1732. Al suo interno si possono ammirare affreschi, reliquie e monumenti funebri legati a personalità storiche della città. Di particolare importanza è la meridiana che si trova incastonata nel pavimento del transetto realizzata da Peters ed ornata dal Boccaccini.

Basilica dei santi Pietro e Paolo

L’ultima costruzione risale al 1608. Il prospetto è barocco progettato da Paolo Vasta nel 1741, il campanile invece risale al XIX secolo.

Palazzo Municipale

Chiamato anche Loggia Giuratoria, ha un impianto di stile barocco, dentro il quale vi è un’esposizione di divise militari dell’epoca. Sono da ammirare i “MASCHERONI” ovvero le mensole che reggono le balconate.

Basilica collegiata di San Sebastiano

La chiesa più importante di Acireale dichiarata monumento nazionale. Realizzata a partire dal settecento, presenta una facciata a più ordini e al suo interno vi sono affreschi di Pietro Paolo Vasta.

Chiesa di Sant’Antonio da Padova

La più antica chiesa della città. Riedificata nei secoli anche a causa dei terremoti, conserva ancora oggi uno stile gotico. Al suo interno si possono ammirare tele e affreschi di Alessandro e Paolo Vasta.

Chiesa di Santa Maria del Suffragio

Realizzata nel XVII secolo con la facciata rivolta al mare. Tradizionalmente la chiesa era frequentata soprattutto dalle mogli dei pescatori, che poco abbienti si trovavano a disagio nelle ricche chiese frequentate dalla nobiltà.

Villa Belvedere

Dedicata a Vittorio Emanuele III, è il più grande giardino pubblico della città. La villa venne realizzata intorno al 1848, prende il nome di Belvedere grazie allo splendido panorama che si vede affacciandosi dal viale principale. Si trovano vari busti di illustri acesi e il gruppo marmoreo di Aci e Galatea.

Terme di Santa Venera

Costruite in stile neoclassico all’interno di un giardino inglese, inaugurate dal barone Agostino Pennisi di Floristella nel 1873. Le terme utilizzano le stesse acque sulfuree che tradizionalmente usavano i greci e i romani.

Tipicità


La granita è sicuramente un alimento fondamentale. Nasce dalla tradizione dei “nevaroli”, che dall’Etna trasportavano la neve fino al mare. Viene servita al gusto di mandorla accompagnata da una brioche. Rinomata la pasticceria acese, tipici ad esempio le zeppole di riso con miele, i cannoli ripieni con ricotta, crema o cioccolato.

Appuntamenti


GENNAIO

Festa di San Sebastiano

Ogni 20 gennaio Acireale rende solenni festeggiamenti all’amato compatrono, San Sebastiano Martire. Sin dalle prime ore del mattino la basilica si affolla di devoti in trepidante attesa per l’apertura della cappella dove il Santo è chiuso durante l’anno. Alle ore 11:00, il travolgente momento della “nisciuta” vede coinvolta l’affollatissima piazza antistante la basilica. Tra la folla esultante, scampanii e fuochi d’artificio fa la comparsa il simulacro del martire” nudo nell’atto di subire il martirio delle frecce” sull’artistico fercolo del ‘700 portato a spalla dai devoti, tradizionalmente scalzi, che di corsa discendono il sagrato della Chiesa sino a metà di via Ruggero Settimo. Durante il tragitto, il Santo effettuerà altre rocambolesche corse come in piazza Marconi (intorno alle 15:00), Piazza Roma, Corso Umberto fino alla casa del Vescovo (intorno alle 21:00). Ulteriori due tappe di fondamentale importanza sono la sosta del Santo alle ore 16,00 davanti alla vecchia stazione di Acireale per salutare  il passaggio di un treno, rievocazione di un evento della Prima Guerra Mondiale e la sosta in viale Regina Margherita accolta con spettacolari fuochi d’artificio. Suggestivo è il rientro “ a trasuta” in basilica con una corsa a ritroso intorno alle 24:00.

FEBBRAIO-MARZO

Carnevale

Il barocco delle vie e delle piazze del centro storico di Acireale si anima di uno spettacolo che raggiunge il clou con le sfilate dei fantasiosi carri in carta pesta e infiorati realizzati da artigiani acesi nel segno della satira. I carri allegorico -grotteschi sono opere finemente lavorate, che danno il loro spettacolo attraverso migliaia di lampadine e luci, movimenti meccanici e idraulici spettacolari e scenografie in continua evoluzione durante le esibizioni. I carri infiorati hanno invece la caratteristica di mostrare soggetti creativi interamente con fiori veri, anch’essi illuminati e dotati di meccanismi per il movimento meccanico.

LUGLIO

Festa di Santa Venera

Pur ricorrendo il 20 novembre, i festeggiamenti della Patrona si svolgono per motivi climatici il 26 luglio secondo un antico protocollo simile a quello della festa di Sant’Agata  a Catania. Nonostante abbia perso con il trascorrere degli anni il carattere di principale evento religioso della città, rimane un appuntamento importante. La statua della Vergine e Martire Acese viene portata in processione per due giorni per le vie cittadine sull’argenteo fercolo realizzato nel 1659 trainato dai devoti vestiti di bianco; viene accompagnato da cinque artistiche candelore, alti legni intagliati e decorati portati a spalla dai rappresentanti delle corporazioni di arti e mestieri. L’uscita e l’entrata del fercolo in Chiesa è realizzata di corsa in mezzo ad una folla trepidante. La sera il cielo si colora di scenografici giochi pirotecnici che illuminano la piazza Duomo di Acireale.

SETTEMBRE

Fiera della Jonio

Esposizione di artigianato locale e prodotti tipici accompagnata da mostre fotografiche o pittoriche e da tante altre attività ricreative.

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