La Sicilia e i dolci – si sa – sono da sempre un’accoppiata vincente e quale miglior periodo, se non il Carnevale, per dare libero sfogo all’anima godereccia siciliana?
Il Carnevale, infatti, in bilico tra sacro e profano, rappresenta un momento di estrema spensieratezza, in previsione dei momenti di digiuno e astinenza del periodo quaresimale. In questo contesto, la cucina e il cibo assumono un’importanza cruciale perché da sempre associati ai concetti di convivialità e buona compagnia.
Tra i dolci più conosciuti ci sono sicuramente le chiacchiere diffuse più o meno in tutta Italia, anche se chiamate con nomi diversi; poi le castagnole, le ciambelline e la pignolata… tutti rigorosamente fritti!
Il motivo di questa abbondanza di fritture è intrinsecamente legato alla tradizione dell’uccisione del maiale in onore di Sant’Antonio Abate – il 17 gennaio – giorno in cui, per tradizione, si dava inizio ai festeggiamenti del Carnevale. Ovviamente, si produceva strutto in quantità ed ecco spiegato il perché di così tante fritture. Lo strutto, infatti, era comunemente utilizzato per le fritture perché più economico.
La testa di turco di Castelbuono
Tra i dolci più buoni, ma meno conosciuti c’è la “testa di turco”, un dolce al cucchiaio tipico di Castelbuono, il pittoresco borgo situato alle pendici delle Madonie.
La testa di turco di Castelbuono è composta da strati di sfoglie fritte, intervallate da crema al latte profumata al limone e alla cannella.
Leggenda vuole che si tratti di un dolce di origine araba che venne preparato per la prima volta in occasione della sconfitta degli Arabi ad opera dei Normanni.
Volete cimentarvi nella realizzazione di questa prelibatezza?
Ecco a voi la ricetta:
Per la sfoglia:
- 100 g di farina 00
- Un uovo
- Un cucchiaio di zucchero
- Un pizzico di sale
- Olio di semi
Per la crema:
- 500 ml di latte
- 100 g di zucchero
- 50 g di amido per dolci
- Scorza di un limone grattugiata
Per guarnire:
- Cannella in polvere
- Gocce di cioccolato/confettini zuccherati/codette di zucchero
Per la sfoglia della testa di turco
In una terrina unire l’uovo, lo zucchero, il sale e la farina e amalgamare fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Stendere quindi l’impasto sottilissimo su una spianatoia e ricavarne delle lasagnette. Friggere le lasagnette in olio di semi caldo finché non si dorano e spuntano le bolle e lasciarle sgocciolare per un po’ su carta assorbente.
Per la crema
Versare in un pentolino quasi tutto il latte (tenerne da parte un bicchiere) insieme alla scorza del limone, allo zucchero e alla cannella in polvere e cuocere a fiamma bassa. Intanto che il latte si riscalda, versare l’amido in una scodella e scioglierlo con il latte freddo rimanente, da versare a filo. Unire quindi l’amido al latte nel pentolino e mescolare di continuo con una frusta. Una volta che il composto comincia ad addensare, toglierlo dal fuoco.
Confezionamento della testa di turco
Stendere uno strato di sfoglia sul fondo di una pirofila, versare parte della crema in maniera omogenea e cospargere di cannella macinata. Quindi ripetere l’operazione alternando strati di sfoglie, di crema e cannella fino a concludere con la cannella. Conservare la testa di turco in frigorifero per almeno un paio d’ore, quindi guarnire con gocce di cioccolato e/o codette o confettini di zucchero colorati.
Si ringrazia la Pro Loco Castelbuono per foto e ricetta.